La Patata della Sila IGP

silaLa patata della Sila (patati da' a Sila in dialetto calabrese) è una varietà di patata coltivata sull'altopiano della Sila, in Calabria.

Dal 30 aprile 1998 fino al 9 ottobre 2010 ha fatto parte dell'albo dei prodotti agroalimentari tradizionali calabresi, ed è stata in seguito riconosciuta come prodotto IGP conquistando il marchio europeo. È iscritta nell'albo dei prodotti di montagna.

I primi riferimenti alla coltivazione della patata della Sila si trovano nella Statistica del Regno di Napoli del 1811.
Certo è che la coltivazione della patata sull'altopiano silano è da sempre un'attività tradizionale e ha un ruolo importante nell'economia locale.

A metà degli anni cinquanta, per porre un certo ordine nella coltivazione del tubero, viene fondato il "Centro silano di moltiplicazione e selezione delle patate da seme" (CE.MO.PA. silano) che si occupa principalmente di diffondere semi certificati.

Vengono tuttora coltivate diverse varietà di patata della Sila:

 


Alcune varietà sono olandesi (Agria, Désirée). L'antico tubero locale era caratterizzato dalla buccia violacea e la pasta bianca.

La caratteristica organolettica principale della "Patata della Sila" è quella di possedere una percentuale di amido superiore alla media. Ciò rende il tubero calabrese più nutriente e soprattutto più saporito delle altre patate italiane[2]. A conferirle questa caratteristiche è l'areale di produzione della Patata che, coltivata sopra i 1000 metri di altezza dal livello del mare, le fa assumere l'alta percentuale di amido da essa contenuto, rendendola più saporita e con una polpa più consistente che necessita di tempi di cottura più lunghi.

È una patata di alta qualità con forti connotazioni organolettiche, caratteristiche date dall'essere l'unico prodotto di alta montagna coltivato nel centro del Mediterraneo. La produzione di alta montagna, e il notevole sbalzo termico che subisce il prodotto, ha reso la buccia della patata più protettiva e con una maggiore capacità di resistenza ad attacchi batterici.